I vini della Maremma

Il vino è un “composto d’umore e di luce” diceva Galileo Galilei. La Maremma Toscana è un’area indubbiamente unica: segnata da caratteristiche climatiche, pedologiche e morfologiche molto diverse, è capace di dare vita a varie tipologie di vini che esprimono il vasto e variegato territorio maremmano. Fin dai tempi degli Etruschi in Maremma la coltivazione della vite ha contribuito a determinare l’attuale paesaggio.

Il vino è un “composto d’umore e di luce” diceva Galileo Galilei. La Maremma Toscana è un’area indubbiamente unica: segnata da caratteristiche climatiche, pedologiche e morfologiche molto diverse, è capace di dare vita a varie tipologie di vini che esprimono il vasto e variegato territorio maremmano. Fin dai tempi degli Etruschi in Maremma la coltivazione della vite ha contribuito a determinare l’attuale paesaggio.

Ora, le moderne tecniche agronomiche ed enologiche stanno dando fiducia alle nuove generazioni nel raggiungimento di traguardi qualitativi sempre più elevati, determinando la crescita qualitativa dei vini di questo territorio. In Maremma la vite ha trovato il suo habitat naturale, grazie anche alla luminosità di questa terra; i frutti maturi, l’eleganza, la freschezza e la piacevolezza sono le caratteristiche che legano i vini maremmani.

Nessun altro territorio in Toscana può offrirne una scelta così variegata, grazie anche all’apporto fondamentale dei vitigni qui coltivati.

Vitigni autoctoni – Ciliegiolo, Canaiolo nero, Alicante, Sangiovese, Pugnitello, Aleatico, Vermentino, Trebbiano, Ansonica, Malvasia, Grechetto – a cui, a partire dagli anni ‘90, si sono affiancate varietà internazionali come Cabernet Sauvignon, Cabernet franc, Merlot, Syrah, Viognier, Sauvignon, Chardonnay, Petit Verdot, per le quali la Maremma si è rilevata innovativa e vocata dimora.

Dunque, la Maremma Toscana non è solo Sangiovese, come accade in buona parte dei comprensori vitivinicoli regionali: il vigneto occupato da questa varietà rappresenta meno della metà degli 8.750 ettari coltivati in provincia di Grosseto. Il risultato è un’offerta più “innovativa” di vini toscani in grado di soddisfare palati ed esigenze diverse: a partire dai rossi ottenuti dall’impiego in purezza o in blend di varietà internazionali, Cabernet Sauvignon e Merlot, Syrah, Cabernet france Petit Verdot; oppure dai rossi autoctoni a base di Sangiovese, Ciliegiolo e Alicante.

Una delle qualità che accomuna la maggioranza delle varietà a bacca rossa è sicuramente la produzione di vini capaci di esprimersi egregiamente anche se imbottigliati dopo pochi mesi dalla vendemmia, risultando pronti e di facile beva.
Tuttavia, in questi ultimi anni, sono in aumento i consumatori che ricercano nel territorio anche prodotti più importanti, destinati a dare ottimi risultati anche nel medio e lungo periodo di affinamento, le cui potenzialità sono tuttora da scoprire.

Tra i bianchi la varietà più diffusa, soprattutto sull’area costiera, è il Vermentino, la tipologia varietale della DOC più imbottigliata e più richiesta sul mercato. Questo vitigno ha dimostrato di avere un’elevata variabilità aromatica e grandi doti qualitative anche nelle annate più sfavorevoli.
Infine, una tipologia sempre più oggetto di interesse è quella dei rosati, ottenuti con l’utilizzo di Sangiovese, Syrah, Ciliegiolo, Alicante, Merlot fino all’Aleatico.

Sono pochi, infatti, i territori viticoli – e, più genericamente, rurali – che possono vantare un’associazione quasi naturale col concetto di sostenibilità, come la Maremma e i suoi vini è in grado di fare, suscitando nel consumatore sempre più interesse. Le aziende maremmane producono i propri vini nel rispetto del territorio secondo un approccio sostenibile e responsabile sotto il profilo ambientale, economico e sociale.

Il Consorzio si è fatto promotore di progetti che tendono proprio a valorizzare tali aspetti, facendosi agente comunicatore di nuove linee d’azione atte ad esprimere al meglio le caratteristiche naturali della zona, con l’obiettivo di proporre al mercato un territorio e una Denominazione che non si caratterizzi soltanto per la qualità dei suoi vini ma che esprima cura e rispetto per il luogo di origine. I vigneti sono coltivati nel pieno rispetto paesaggistico valorizzandone gli aspetti caratteristici e determinando la bellezza e riconoscibilità della Maremma Toscana. Grande è l’attenzione al territorio e all’impatto che la produttività può avere su di esso. Il patrimonio costituito dai nostri vigneti è preservato attraverso una sempre più sostenibile gestione dei fertilizzanti con l’utilizzo di concimazioni organiche, la pratica agronomica dei sovesci, la gestione dei suoli volta a preservare la fertilità e contrastare l’erosione. La difesa fitosanitaria è basata sulla lotta integrata o biologica attraverso innovativi strumenti e metodi di monitoraggio delle fitopatie che consentono una riduzione dei trattamenti.

L’oculata gestione del suolo, dell’acqua, dell’aria e la cura della biodiversità sono aspetti determinanti della qualità delle culture e del territorio. La tutela dell’ambiente e del paesaggio preservano la ricchezza di un luogo, rendendolo unico e identitario e partecipano all’equilibrio dell’ecosistema Il Consorzio, con la sua attività, si fa promotore di tutti quei valori positivi di tradizione, coerenza stilistica, legame con un luogo specifico, eccellenza sensoriale e sostenibilità che rendono il settore vitivinicolo – emblema della produzione e dell’esportazione agroalimentare italiana – patrimonio unico e prezioso.

Preservando l’oggi Garantiamo il domani!

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