Colline metallifere

Partendo dal nord della provincia di Grosseto ci si imbatte nel meraviglioso territorio delle Colline Metallifere, che vanno dal Golfo di Follonica al confine tracciato dalle montagne e colline che delimitano le province di Livorno, Pisa e Siena. Questo è il più importante e cospicuo bacino minerario dell’Italia subalpina e gli affioramenti di rame, ferro, piombo, argento, antimonio, zinco, arsenico e stagno sono numerosi. Le miniere furono attive fino alla seconda metà del XX secolo e hanno lasciato tracce profonde nel territorio.

La zona

Il Parco Tecnologico e Archeologico delle Colline Metallifere Grossetane è stato uno dei primi a carattere tematico istituito in Italia dal Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e abbraccia un insieme di testimonianze dell’attività metallurgica e mineraria che si distribuiscono su un lunghissimo arco storico, dall’epoca etrusca fino all’età contemporanea. Il Parco comprende il territorio dei sette Comuni a nord della provincia di Grosseto: Follonica, Gavorrano, Massa Marittima, Montieri, Monterotondo Marittimo, Roccastrada e Scarlino, ognuno con caratteristiche diverse.

Presso Monterotondo Marittimo esistono soffioni boraciferi sfruttati per la produzione di energia geotermica.

Nell’area tra Massa Marittima e Gavorrano si estende invece il piccolo e misterioso Lago dell’Accesa con le sue acque limpidissime. Nel vasto comune di Roccastrada si trova il bellissimo Castello di Montemassi, luogo denso di storia e di rievocazioni artistiche: chi non ricorda l’affresco “Guidoriccio da Fogliano all’asSiamo nella zona nord est della Maremma, ai piedi del Monte Amiata – il più grande vulcano spento della Toscana, attivo 200.000 anni fa – a 1.738 metri sul livello del mare, che include anche una serie di cime in continuità l’una con l’altra. Il Monte Amiata, esteso tra le province di Grosseto e Siena, è un importante centro di sci invernale e di soggiorno estivo, possiede quindici impianti di risalita e una vasta rete di sentieri. La zona è famosa per le miniere di cinabro, da cui si estraeva il mercurio. Qui si trovano diverse riserve naturali protette oltre al parco faunistico del Monte Amiata dove vivono animali come il lupo, il daino, il cervo, il capriolo, il muflone e il camoscio. Percorriamo assieme le ondeggianti colline amiatine dal lato grossetano del Monte: i suoli vulcanici, i terreni argillosi-calcarei e le particolari caratteristiche climatiche le rendono luogo ideale per l’agricoltura e per la viticoltura in particolare.

Per visitare questo ampio territorio si può partire da Grosseto, imboccare la S.S. 223 in direzione Siena fino a Paganico, tra il verde delle colline e i borghi medioevali. Proprio questo piccolo borgo ci accoglie con la sua affascinante cinta muraria e le tre porte principali che ancora oggi costituiscono l’ingresso al centro storico. Furono i senesi, nel XIII secolo, che lo edificarono, individuando il luogo quale posizione strategica a difesa dei propri interessi, trovandosi nella bassa valle del fiume Ombrone a non troppa distanza dal mare. Attraversando un insieme di macchie mediterranee, vigneti, oliveti e alberi da frutto si arriva a Cinigiano per una visita alla Torre dell’orologio e ai magnifici borghi e al castello  di Porrona, struttura medioevale fortificata che offre una vista superlativa sulle bellezze paesaggistiche, storiche e artistiche della zona.

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