Sangiovese

È il vitigno più coltivato in Italia, presente in moltissime regioni del Paese, ed è il simbolo della viticoltura toscana. Anche in Maremma il vitigno Sangiovese occupa un posto preminente seppur la quota di presenza nel vigneto provinciale sia scesa dal 56,8% del 2006 al 44,38% del 2021. Oggi si contano circa 3.880 ettari distribuiti praticamente in tutti i comuni della provincia, anche se la concentrazione maggiore è nei comuni di Magliano, Scansano e Grosseto, quindi Cinigiano, Gavorrano, Manciano, Roccastrada e Massa Marittima.

È conosciuto anche con i sinonimi Sangioveto, Sangiogheto, Brunello, Morellino, Prugnolo gentile, Riminese, San Gioveto, Sanvicetro.

Le prime notizie documentate sul vitigno risalgono alla fine del 1500, pur se nella denominazione arcaica Sangiogheto. Bisognerà però arrivare alla metà dell’800 per avere la prima vera distinzione, basata sulla grandezza degli acini, quella, cioè, tra Sangiovese grosso e Sangiovese piccolo, che risulteranno successivamente, secondo precisi riscontri sperimentali effettuati a partire dal 1995, due diversi biotipi della medesima famiglia; in particolare, al Sangiovese grosso corrisponderebbero i principali biotipi coltivati in Toscana e Romagna (in primis Brunello e Prugnolo gentile) mentre al Sangiovese piccolo un Sanvicetro coltivato nel Casentino. 

Relativamente alla sua origine, è ormai certo che abbia legami genetici con le varietà dell’Italia meridionale (Sicilia, Calabria e Puglia): ricerche con l’ausilio dei microsatelliti (SSR) hanno evidenziato relazioni di primo grado con Frappato, Gaglioppo, Nerello mascalese, Mantonicone, Susumaniello e Tuccanese di Turi. Un recente studio genetico del germoplasma viticolo (2021) svolto da otto istituzioni scientifiche e pubblicato sulla rivista internazionale “Frontiers in Plant Science” ha rivelato che il Sangiovese discenderebbe dal vitigno Strinto porcino, uno dei principali capostipiti dei vitigni meridionali insieme al Mantonico bianco e l’Aglianico.

È un vitigno con epoca di maturazione media e una notevole vigoria, che preferisce i terreni di media o bassa fertilità, di natura argilloso-calcarea e ricchi di scheletro, posti in aree collinari.

I vini sono di colore rubino intenso con unghia gialla se invecchiati, con profumo fruttato e sensazioni di more, ciliegie, fragole, prugne e confettura di frutti rossi, di sapore asciutto, discretamente tannici, di buon corpo, con retrogusto leggermente amarognolo, un po’ rudi ma abbastanza armonici.

I vini Sangiovese, se giovani, si abbinano ai primi piatti saporiti della tradizione toscana (pici, tortelli maremmani o pappardelle al sugo di cinghiale), alle minestre, alle zuppe tipiche come acquacotta, pappa al pomodoro, panzanella o ribollita, alle zuppe di pesce come il cacciucco. Le versioni più mature sono ottime con le carni rosse e le costate, come la bistecca alla fiorentina, gli arrosti, le grigliate e i formaggi stagionati.

Sinonimi:

Maremma Toscana DOC «Rosso» e «Rosso Riserva» (presenza nel limite minimo del 60% da solo o congiuntamente a Ciliegiolo, Merlot, Syrah, Cabernet Sauvignon e Cabernet franc)

Maremma Toscana DOC «Rosato» (presenza nel limite minimo del 60% da solo o congiuntamente a Ciliegiolo, Merlot, Syrah, Cabernet Sauvignon e Cabernet franc)

Maremma Toscana DOC «Rosato Spumante» o «Rosè Spumante» (presenza nel limite minimo del 60% da solo o congiuntamente a Ciliegiolo, Merlot, Syrah, Cabernet Sauvignon e Cabernet franc)

Maremma Toscana DOC «Novello» (presenza nel limite minimo del 60% da solo o congiuntamente a Ciliegiolo, Merlot, Syrah, Cabernet Sauvignon e Cabernet franc)

Maremma Toscana DOC «Rosso Governo all’uso toscano» (presenza nel limite minimo del 60% da solo o congiuntamente a Ciliegiolo, Merlot, Syrah, Cabernet Sauvignon e Cabernet franc)

Maremma Toscana DOC «Passito Rosso» (presenza nel limite minimo del 60% da solo o congiuntamente a Sangiovese, Merlot, Syrah, Cabernet Sauvignon e Cabernet franc)

Maremma Toscana DOC «Sangiovese» (presenza per almeno l’85%)

Maremma Toscana DOC «Sangiovese Rosato» (presenza per almeno l’85%)

Maremma Toscana DOC «Sangiovese Governo all’uso toscano» (presenza per almeno l’85%)

Maremma Toscana DOC «Sangiovese Passito» (presenza per almeno l’85%)

Maremma Toscana DOC Bivarietale: Sangiovese associato ad altro vitigno a bacca nera (presenza tra il 15% e l’85%)

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